... però mi piace!

... non so dire il perchè ... ma questa foto scattata da Fabri, per sbaglio, mi piace proprio ...
Sarà la casualità? Saranno i colori, le luci, le ombre? Sarà quel tocco di rosso? Chissà ...!

Book sharing

Un sabato al mese viene organizzato un evento molto carino “il Sabato della Bovisa”. Il Campus Durando del Politecnico di Milano apre al quartiere con diverse iniziative.

Sabato 13 aprile si è svolta una lezione di Qi Gong,  poi si è continuata la costruzione dell’area relax dell’orto conviviale, poi c’è stato il secondo appuntamento per il Knit cafè e infine una lettura animata e un laboratorio di creazione di origami per bambini.

Vista la bella giornata, io e Chiara abbiamo partecipato, ed è stato molto divertente, la cosa interessante è che sono stati messi a disposizione molti libri abbracciando il concetto del book sharing, ovvero un modo originale per scambiare e condividere libri.

Chiara avrebbe voluto portarli a casa tutti, indipendentemente dal genere, perché “uno per mamma, uno per papà, uno per me, uno per Marco, uno per nonno Giorgio …” è così via fino ad arrivare ai cugini di secondo grado … però, alla fine, abbiamo fatto una selezione e siamo tornate a casa con qualche libro lei e per suo fratello.

La cosa che mi ha fatto tenerezza è che all’interno di uno di questi ho trovato una dedica  di un papà a sua figlia. Il libro ha acquistato un “valore aggiunto” e l’ho preso proprio per questo, perché dietro ad ogni libro comprato o regalato c’è una storia, e chissà se questa ragazzina, ora donna, sarà diventata davvero una veterinaria …

Romanticismo a parte, il prossimo appuntamento sarà sabato 4 maggio … appena sarà disponibile indicherò il programma della giornata.

Aguzza l'ingegno!

Ormai sul mercato ci sono moltissimi gadget “futili&inutili”, di cui potremmo fare tranquillamente fare a meno … MA … quando per caso lo sguardo si posa su uno di questi gadget automaticamente scatta l’irrefrenabile bisogno di averla … tra l’altro questi gadget sono  “così banali che potevo pensarci anche io” … eh già …

Solitamente questi gadget non sono propriamente economici, per cui mentre la parte consumista del cervello pensa “come ho fatto prima a viverci senza” e  “come farò mai a viverci senza”, la parte parsimoniosa lavora, lavora, lavora fino a che … tadaaaaaaa … non si accende la lampadina facendo scattare l’ingegno fai da te …  a costo zer0.

E questo ne è un tipico esempio, taschina da parete per riporre il cellulare in carica, realizzata da Laura con il cartone della pizza su design Legami … et voilà! 

conversazione in terrazzo ...

- Chiara: "Io vedo le case"
- Marco: "Acche io" (anche io)
- Chiara: "Andiamo a giocare"
- Marco: "Ci, io pimpipe, tata pimpipessa" (sì, io principe, tata principessa).

and the winners are ...

tra le cose che non amo particolarmente si collocano anche i fiori recisi ... però, sarà il tempo così triste e uggioso, sarà che tutti abbiamo bisogno di primavera, che questo pomeriggio mi sono fatta tentare dall'acquisto di due mazzetti di ranuncoli.
Trovo che questi fiorellini siano proprio belli, essenziali e ... di "design", visto che siamo nella famosa settimana del Salone del mobile.
Devo dire che mi piacciono molto e da ora in poi saranno i miei fiori preferiti, scalzando le gerbere, che retrocedono alla medaglia d'argento!!!
A proposito di fiori e piante ... domani dovrò ASSOLUTAMENTE ricordarmi di bagnare quella povera piantina di rose ... piantina cara, ti prego di scusarmi, non lo faccio apposta, se tu fossi finta sarebbe meglio per tutte e due!

civettiAMO

Una delle mie passioni in assoluto sono le civette ... Ora, non andando in giro a visitare nuove città, ho diminuito la frequenza di acquisto però quelle in mio possesso sono una bella "squadra", i cui componenti sono anche disseminati per casa ... e nei cassetti.

Ieri Chiara è tornata a casa dalla materna con un regalo per me, ormai ha imparato a fare gli "anellini" con lo scotch e quindi, in ogni dove, mi ritrovo appiccicati lavoretti.
L'ultimo è questo gufetto

che ha attaccato sulla testiera del letto, dalla parte dove dormo io

dicendo "questo è il tuo sogno" (ammmmore della tua mamma).
Ovviamente questa mattina mi ha chiesto se l'avessi sognato e io, altrettanto ovviamente, le ho risposto di sì e che è stato bellissimo. In realtà io non sogno un bel niente perchè sono troppo occupata a dormire!!! ... zzzZZZzzzZZZzzzZZZzzzZZZ ...

pesci rossi

uff ... non c'è nulla di cui essere allegri ... ora ho capito che non solo ho il pollice nero "che più nero non si può" ... ma non ci azzecco neppure con gli animali.
Ok, non è il caso di generalizzare, diciamo che il primo (e ultimo) tentativo con i pesci (rossi) non è andato a buon fine ... anzi.
Una domenica, di ritorno da una festa, io e Fabrizio abbiamo deciso di prendere due pesci rossi da portare ai bambini, che erano rimasti a casa perchè ammalati.
Rivivendo la scena, a questi poveri pesci rossi, sarò sembrata la nipotina del dentista del cartone animato "Nemo" ... anche se l'apparecchio l'ho tolto quasi un anno fa ... comunque ...

... mi sembra di sentirli quei "disperati" appena il commesso ha messo il retino nell'acqua ... "speriamo non peschi me ... speriamo non peschi me ...",  eppure due sfortunati pesci sono capitati nel mio sacchetto e io, trionfante, manco avessi in mano il più bello tra gli animali, me ne andavo verso le casse con in mano il mangime a mo' di statua della libertà ...
L'entusiasmo dei bambini in una scala da 0 a 10 è stato 3-- però li hanno "battezzati" come Pimpi e Confetto, probabilmente già da quel momento hanno iniziato un po' a lasciarsi andare.
Comunque non so davvero cos'è stato, io ci ho messo tutta la mia buona volontà, ma non è bastata; dopo una sola settimana i pesci non ci sono già più. E io che pensavo già a come portarli al mare ...